Argomenti di attualità, cultura, psicologia, costume, moda. INFO: apistuddi@gmail.com
mercoledì 15 novembre 2017
Sessualità e internet, dating online, l'amore ai tempi di Tinder
«È un precariato amoroso», commenta Annalisa Pistuddi, psicoterapeuta e psicoanalista, esperta di sessuologia e di dipendenze tecnologiche. «Cerchi chi ti corrisponde istantaneamente. Sei tu il regalo del momento, il pacco-dono, perfettamente infiocchettato, che mandi a un altro pacco-dono. Nel dating online dei Millennial tutti si cercano, tutti si offrono, ma tutti devono poi lavorare su una doppia fantasia: la confezione-di-sé e la confezione-dell' altro. Un doppio impegno, insomma. Ecco perché, a conti fatti, per molti il dating è più faticoso di un rapporto stabile».
http://m.dagospia.com/il-neoprecariato-sessuale-femminile-analisi-socio-economica-del-sesso-ai-tempi-di-tinder-127759
sabato 11 novembre 2017
esperto risponde www.bimbisaniebelli.it
Lei intelligente, realizzata, amata, lui un farabutto, eppure…
A vole sono proprio le donne forti e sensibili, dall'intelletto vivace e dalla vita piena a farsi ingannare da uomini meschini. Accade perché non sono in grado di riconoscere una bassezza di cui non sanno nulla.
https://www.bimbisaniebelli.it/servizi-online/esperti-rispondono/psicologa/intelligente-realizzata-amata-un-farabutto-eppure-74622
giovedì 19 ottobre 2017
DIPENDENZE E COMPORTAMENTI: how we get addicted?
http://dietrolequarte.francoangeli.it/dipendenze-web-algoritmi-azzardo-maurizio-fea/
La stessa tecnologia che sviluppa i giochi d’azzardo può essere orientata alla
Maurizio Fea, psichiatra, già direttore del Dipartimento delle dipendenze
Azzardo, algoritmi, mercato, web sono onnipresenti nella vita di milioni di
persone, adulti e adolescenti, immersi in contesti, tecnologie, ambienti
sociali, pressioni pubblicitarie, reti di relazioni virtuali, dominate dal ruolo
sempre più rilevante di quei processi di calcolo che vanno sotto il nome di
algoritmi e dalle regole del marketing.
algoritmi e dalle regole del marketing.
Il libro analizza le conoscenze necessarie a comprendere le ragioni, scritte
nella nostra natura biologica e nelle sue interfacce digitalizzate, che spiega-
no gli intrecci tra le propensioni della mente umana alla gratificazione e il
mercato, le tecnologie e i loro effetti sulla nostra quotidianità. Stiamo par-
tecipando a un gigantesco esperimento universale, che mette in gioco il modo
in cui evolveranno i nostri cervelli, grazie alla formazione di abitudini che
riempiono la vita a milioni di persone, e di cui c’è scarsa consapevolezza.
Per limitarne rischi è necessario promuovere intelligenza critica e indirizza-
re gli sviluppi delle tecnologie e dei mercati, dando a questi ultimi delle cor-
nici etiche entro le quali si possano valutare non solo cose come il rispetto
della privacy, ma fondamentalmente la capacità di considerare l’uomo come
fine e non come mezzo.
La stessa tecnologia che sviluppa i giochi d’azzardo può essere orientata alla
protezione dei soggetti vulnerabili, i processi di profilazione della clientela
usati a scopo promozionale possono essere usati anche per migliorare le
capacità critiche delle persone, gli algoritmi che creano le bolle autoreferen-
ziali dei social network possono generare scenari diversi e nuovi approcci di
senso ai problemi. Fronteggiare quelle derive problematiche che chiamiamo
dipendenze comportamentali non riguarda solo gli specialisti: il mercato lo
sosteniamo noi con le nostre scelte, la tecnologia la usiamo con più o meno
competenza, le nostre propensioni possiamo riconoscerle e anche in parte governarle.
Maurizio Fea, psichiatra, già direttore del Dipartimento delle dipendenze
della ASL di Pavia, è autore di numerosi articoli e libri su dipendenze, etica,
organizzazioni sanitarie.
lunedì 9 ottobre 2017
Anziani e gioco d’azzardo: una ricerca su consapevolezza, abitudini e rischi tra gli over 65 anni
Anziani e gioco d’azzardo: una ricerca su consapevolezza, abitudini e rischi tra gli over 65 anni con il Senior Problem Gambling Questionnaire (SPGQ) di Annalisa Pistuddi, Paola Broggi, Marco Cavicchioli, Alfio Lucchini
http://www.federserd.it/files/download/Mission48_web.pdf
http://www.federserd.it/files/download/Mission48_web.pdf
giovedì 20 luglio 2017
Convivere con la malattia e passi per superare le fasi critiche
Il libro di Paola Emilia Cicerone, giornalista, racconta l'esperienza di una malattia improvvisamente sorta per cui non si conoscono terapie risolutive. Come si può convivere con l'impotenza e le prospettive invalidanti facendo i conti con tutte le incertezze che incombono. La ricerca introspettiva delle proprie risorse e l'adattamento alle situazioni quotidiane invalidanti. L'esperienza vissuta dall'autrice mette in luce il proprio modello di elaborazione delle ipotesi formulate da diversi specialisti convogliate in alcune scelte personali per la costruzione di una quotidianità che ha portato all'autonomia.
sabato 6 maggio 2017
dipendenze comportamentali: gioco, sesso, internet
http://www.federserd.it/index.cfm/DIPENDENZE--COMPORTAMENTALI--DALLA-PREVENZIONE-AL-TRATTAMENTO:-GIOCO-D'AZZARDO-PATOLOGICO,-INTERNET-ADDICTION,-SEX-ADDICTION/?fuseaction=skdEvento&id=21
www.portale-dipendenze.com
collegati per avere un eBook gratuito sulle dipendenze comportamentali
www.portale-dipendenze.com
collegati per avere un eBook gratuito sulle dipendenze comportamentali
Etichette:
#annalisapistuddi,
addiction,
azzardo,
dipendenza,
disfunzioni sessuali,
eccesso,
gioco,
internet,
relazioni coppia amore lei lui sesso sessuale sessualità maschio femmina
mercoledì 19 aprile 2017
terapia di coppia: vip in crisi tentano la soluzione
http://www.panorama.it/societa/gossip/vip-in-crisi-di-coppia-tutti-dallo-psicologo/
consulenza di coppia e psicoterapia apistuddi@gmail.com
www.dipendenze-affettive.com
ottieni il tuo ebook gratuito
consulenza di coppia e psicoterapia apistuddi@gmail.com
www.dipendenze-affettive.com
ottieni il tuo ebook gratuito
lunedì 6 febbraio 2017
Terrorismo attraverso le storie degli attentatori: lettura psicologica
UN ISTANTE PRIMA
Com'è cambiato il terrorismo
fondamentalista in Europa dieci anni dopo l'11 settembre.
Il racconto di un magistrato in prima
linea.
Stefano Dambruoso, Vincenzo R. Spagnolo
Mondadori, 2011 pagg. 206 € 17,50
Il magistrato più attivo in Italia contro
il terrorismo ha affidato al giornalista di inchiesta le proprie considerazioni
maturate da una lunga esperienza di indagini e di osservazione del fenomeno del
terrorismo attraverso le azioni e le storie degli attentatori. Personaggi che
hanno tracce di un'esistenza costruita sull'odio maturato in contesti di vita
di abbandono e di frustrazioni mai affrontati. Storie di identificazioni con
ideali e idoli del male, progetti di indiscussi teoremi che percorrono
l'obiettivo della distruzione del diverso da sè anche attraverso il prezzo
dell'autodistruzione.
Queste vite sono intrappolate in una
dipendenza assoluta?
Vittime di una dipendenza senza possibilità
di trattativa da un gruppo o da un'illusione di appartenenza dettata da una
solitidine interiore mai colmata?
Uomini dalla storia infantile carente di
cure e donne con l'odio spostato dalla figura del padre alla diversità
dell'altro. Persone che non si sono mai sentite accolte dai propri oggetti
primari, investiti da un'ideale reificato nella morte umana. Questo sembra rimanere l'unica manifestazione di un
sentimento di appartenenza che li vede coinvolti affettivamente solo in una
parte costruita per loro da un assioma dettato da altri.
Una lotta all'angoscia legata all'affetto
primario in cui non si sono potuti rispecchiare se non per la parte
dell'aggressività e della trscuratezza subita. Sembrano essersi identificati solamente nella parte
genitoriale della superiorità onnipotente, presente in strutture narcisistiche
gravi di personalità, per evitare l'angoscia dell'abbandono. Ruolo che poi si è
inevitabilmente riproposto nella vita adulta
rigenerandosi in odio e rancore distruttivo verso l'altro e
autolesionistico.
Una dipendenza affettiva indiscutibile ma
entro la quale ci si vede riconoscuiti finalmente in un ruolo interpretato in
un progetto che viene abbracciato perchè fa sentire soggetti e protagonisti. Molti lo saranno solo per una
volta, i kamikaze addestrati con l'obiettivo di morire e far morire, ma la situazione rappresenta ciò che per loro è
stato anelato fin dai primi periodi della vita di vita, essere al centro di un
contesto e attori di un grande evento. Come se fosse stato un percorso
precostituito per loro, un senso, distruttivo ancora una volta, ma pur sempre
un senso dato alla loro esistenza fatta di traumi e di ardore di riscatto da
una mancata antica accettazione e di una conseguente impossibile integrazione
sociale nel mondo.
Questa forma di dipendenza affettiva ha le
radici nella storia evolutiva del soggetto e man mano compone e conferma
aspettative e ruoli nel corso della crescita relazionale fino a consolidare un
modo di percepire e interagire con la realtà adatta a riempire quel vuoto
antico del soggetto che non potrà mai essere colmato del tutto.
E' qui che fa leva il precetto
indiscutibile dell'odio e del desiderio di morte, aderisce alle fragilità di
alcuni che, per loro struttura psichica ben si integrano nell'estremismo
ideologico di chi li può manovrare perchè fa sentire loro, almeno per una
volta, di appartenere a qualcosa.
Annalisa Pistuddi
venerdì 13 gennaio 2017
Ansia e psicoterapia
L'ansia indica una condizione di
agitazione e/o preoccupazione, la persona qualndo si trova in questo
stato di tensione emotiva ha una sensazione di pericolo che percepisce
senza causa.
Si
caratterizza con una diversa sintomatologia che può comprendere tremore,
sudorazione, palpitazioni, incremento del ritmo cardiaco, sensazioni di
soffocamento, nausea, fastidio all'addome, vertigini, dolori muscolari,
paura di perdere il controllo, di morire. Inoltre può comportare
difficoltà nella concentrazione, nell'addormentamento, irritabilità,
incapacità di rilassarsi nonostante lo si voglia, perdita di interesse,
tendenza ad arrossire .
Sembra
essere spesso un'emozione utile se attiva il soggetto verso l'agire,
diventa ingestibile quando i livelli di tensione eccedono.
Così l'ansia diventa disfunzionale e può compromettere l'adattamento all'ambiente, il benessere.
Sembra
che l'accumulo di tensione sia favorente, insieme alla convinzione di
non essere adeguati per una situazione, di percepire pericolo o minaccia
per il proprio stato d'animo. La dimensione profonda dell'angoscia
sembra riguardare la paura della disintegrazione di sè.
L'angoscia,
altro termine che definisce questo stato affettivo, comprende quindi
una sensazione fisica e mentale dolorosa, di impotenza personale; un
presentimento di pericolo immminente e quasi inevitabile; uno stato di
allarme, teso e fisicamente logorante, come per affrontare un'emergenza;
un ripiegamento su se stesso che impedisce un soluzione efficace e
vantaggiosa dei problemi reali; un dubbio irrisolvibile concernenete la
natura della minaccia, la sua probabilità di attuarsi, i mezzi oggettivi
per eliminare il disagio, la propria capacità di fare un uso efficace
delle proprie risorse qualora si presentasse l'emergenza.
La
paura è un'altra cosa, una reazione a un pericolo reale o minacciato,
mentre l'angoscia è una tipica reazione a un pericolo irreale o
immaginato.
Sono emozioni che vanno contestualizzate nella vita di ognuno e comprese all'interno di un lavoro di psicoterapia per far si che non siano di ostacolo alla quotidianità.
info: apistuddi@gmail.com
Collegati al sito
www.dipendenze-ansia.com
e scarica un Ebook gratuito
Sono emozioni che vanno contestualizzate nella vita di ognuno e comprese all'interno di un lavoro di psicoterapia per far si che non siano di ostacolo alla quotidianità.
info: apistuddi@gmail.com
Collegati al sito
www.dipendenze-ansia.com
e scarica un Ebook gratuito
mercoledì 11 gennaio 2017
La depressione si può curare con la psicoterapia e con i farmaci
La depressione è
una malattia curabile.
Se siete
depressi avete senza dubbio collezionato nel tempo molti consigli e ognuna di
queste proposte di guarigione ha la propria ricetta del buonumore.
Nella
vostra famiglia qualcuno avrà voluto dare il proprio parere circa cosa si
dovrebbe non si dovrebbe fare, dove andare e a chi indirizzarsi per la terapia.
Se ci sono dei
figli in tenera età, questi sono destinati ad essere altrettanto coinvolti nel
clima di confusione e apprensione che si viene a creare.
Ciò
che
si presenta all'inizio come un problema individuale, diviene ben presto
un
problema familiare che preoccupa più persone e le molteplici intrusioni
possono creare confusioni e non benefici per la persona portatrice del
disagio.
Per riconoscere un malessere che si esprime attraverso
segni differenti e variegati, teniamo a precisare che una diagnosi precisa va
fatta da uno specialista, il quale deve poi far seguire un programma di cura
personalizzato.
I professionisti
che si occupano di individuare e classificare i sintomi degli stati depressivi
e dei disturbi dell’umore sono gli psichiatri e gli psicoterapeuti, i quali
delineano un percorso che può comprendere prescrizioni farmacologiche e
percorsi psicoterapici.
info: apistuddi@gmail.com
info: apistuddi@gmail.com
Per approfondire l'argomento collegati al sito www.dipendenze-depressione.com
in cui trovi un Ebook gratuito e altri approfondimenti
Etichette:
ansia,
benessere,
comprensione,
corpo,
depressione,
donna,
letto,
ospedale,
persona,
ricovero,
umore,
uomo
martedì 10 gennaio 2017
SMETTERE DI FUMARE, pernsaci e raccogli informazioni
Propositi per il nuovo anno: approfondire la motivazione a smettere di fumare.
Per un percorso psicologico e info contatta apistuddi@gmail.com
Per le prime riflessioni sulla motivazione collegati a www.dipendenze-tabacco.com
collegati per avere gratuitamente un
e per calibrare la tua motivazione a smettere
Per un percorso psicologico e info contatta apistuddi@gmail.com
Per le prime riflessioni sulla motivazione collegati a www.dipendenze-tabacco.com
collegati per avere gratuitamente un
Ubicazione:
Milano, Italia
Iscriviti a:
Post (Atom)