lunedì 15 febbraio 2016

SEX TOYS, i vissuti maschili, femminili e l'unione di coppia



Le donne italiane pare reagiscano dapprima con stupore verso le novità che possono apportare dei cambiamenti alla sessualità, poi può entrare in gioco una curiosità enorme accompagnata ad un interesse razionale che le porta a recepire informazioni da ogni fonte. Tra le fonti  privilegiate ci sono le amiche intime poi, a seguire, le riviste femminili.
In un contesto di terapia, se qualcuna ne parla lo fa in modo marginale, alcune si sentono libere di proporlo al partner senza pudore.
Nella riflessione femminile, dopo la raccolta di notizie di ogni genere, scientifiche e non, appare il sentimento della vergogna. Le donne pare non si sentano a loro agio nella veste di proporre una modifica delle abitudini sessuali al proprio uomo, il grande timore è di scalfire la propria immagine, o meglio l’immagine socio-culturale dell'icona della femminilità che annovera tra le qualità psichiche la timidezza, il ritegno, il bisogno di imparare e di essere aiutata e guidata.
L’idea del “gioco” proposto nell’erotismo è però culturalmente consentito al maschio, a lui è attribuito il poterlo proporre. 
Il vissuto del maschio, relativamente a un oggetto erotico, può essere ambivalente, occorre cioè che in esso possa riporre la propria virilità o che lo accetti come potenziatore ludico, altrimenti l’oggetto viene considerato svilente per la propria immagine di mascolinità e, se suggerito dalla partner, potrebbe essere considerato un attacco aggressivo e un rimando di scontentezza verso le sue prestazioni.
La proposta di sex toys nella coppia presuppone una relazione limpida ed una comunicazione aperta e franca. Il rischio è di trasmettere un messaggio di scarsa gratificazione o comunque far sentire inadeguato il proprio partner!
Attenzione allora perché se il vissuto di chi lo propone è proprio quello di avere un partner inadeguato e l’intento è di affidarsi all’oggetto magico per creare sensazioni nuove e rassicuranti per la stabilità della coppia, si rischia di sostituire la relazione con la dipendenza da una modalità esterna alla coppia, poco “accettabile” da entrambi. 
Si rischierebbe in tal modo di “affezionarsi”  e farsi condizionare dall’oggetto o dal gioco proposto con l’obiettivo di rimettere a posto le cose o ritrovare l’eccitamento senza accorgersi della  sopravvalutazione di qualcosa di cui  potrebbe essere difficile liberarsi e che comunque potrebbe condizionare il piacere di coppia.
Il benessere sessuale è importante e se c’è qualcosa che lo accresce può essere adottato se condiviso da entrambi. Uno dei nuovi “giocattoli”, l’anello vibrante,  stimolando la parte ludica di ognuno invia un messaggio di unione, poiché com’è a tutti noto le cose tonde simboleggiano un morbido legame…

..da una intervista di Vania Crippa ad Annalisa Pistuddi (2009)

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